domenica 23 febbraio 2014
Ovvio
Assenza di risposte
Sfida
sabato 22 febbraio 2014
Prendersi il tempo
Riflettendo con Pierre Hadot
giovedì 20 febbraio 2014
Mente
Dhammapada
mercoledì 19 febbraio 2014
Il dialogo per Jaspers
Il dialogo come comunicazione filosofica per eccellenza, nel suo essere incontro/scontro, rappresenta una forma di chiarificazione "di un se stesso con l'altro se stesso". Perché "parlare e pensare sono la stessa cosa". Attraverso la comunicazione la verità in divenire muta e trasforma " non solo l'uomo a cui viene conunicata, ma anche colui che la comunica".
martedì 18 febbraio 2014
Il rischio dell'incertezza
lunedì 17 febbraio 2014
Sul filosofare
Per superare "le passioni tristi"
Riflettendo con Jaspers
domenica 16 febbraio 2014
Le "passioni tristi" della nostra epoca
Concetto di terapia
Come vivere ovvero lo stile di vita
venerdì 14 febbraio 2014
La parola curativa
Artigiano
Riflettendo con Wittgenstein
Riflettendo con Montaigne
Io sono tutti.
Oriente
Riflettendo con Cartesio
Sognare come pensare. Ciò che è comune alla farfalla e all'uomo è il pensare, elemento ineliminabile, colui che pensa è altra faccenda.
"Osserva come l'abituale gioco dei tuoi pensieri oscilla in maniera impercettibile nella deriva onirica nel momento in cui ti addormenti. Farai così l'esperienza diretta che sogni e pensieri sono tessuti della stessa stoffa d'illusione. I pensieri hanno quasi la stessa natura dei sogni: sono automatici, si concatenano senza che noi possiamo realmente controllarli e generalmente non corrispondono a niente di reale."
Pierre Levy Il fuoco liberatore
giovedì 13 febbraio 2014
Possibile
mercoledì 12 febbraio 2014
La trance logica di Orne
La trance-logica è una logica in senso improprio perché consiste nell'essere illogica cioè assorbe in sè la contraddizione senza sfociare nella piena irrazionalità.
"Il pensiero umano è essenzialmente non razionale, anche nei casi in cui i metodi della pura logica possono essere impiegati molto efficacemente"
Laszlo Mero
Logica formale e logica delle cose, riduzionismo e olismo.
Riflettendo con Spinoza
Per Spinoza la ragione non si contrappone al mondo irrazionale, non è la negazione delle passioni, non è l'opposto del desiderio ma è la "trasformazione" del desiderio, l'elaborazione del desiderio. Rileggendo con Freud, la ragione come sublimazione del desiderio.
Riflettendo con Karl Jaspers
Riflettendo con Kierkegaard
Per Kierkegaard il dubbio è legato alla scelta e alla libertà. Il dubbio è "disperazione del pensiero" e la disperazione è "il dubbio della personalità". Nel dubbio cerco di essere più impersonale che posso ma nell'esserlo tendo alla speculazione astratta che è il "narcotico migliore".
martedì 11 febbraio 2014
L'ascoltare come fondamento
lunedì 10 febbraio 2014
Analisi esistenziale (Daseinanalyse)
Verso il linguaggio
Heidegger, In cammino verso il linguaggio (Unterwegs zur Sprache,1959) .
Dialogo
Riflettendo con Lèvinas
Riflettendo con Eugenio Borgna
domenica 9 febbraio 2014
La risposta del serpente
quando il re prese a parlare e domandò: "Da dove vieni?".
"Dai crepacci in cui abita l'oro» rispose il serpente.
"Che cosa è più stupendo dell'oro?" domandò il re.
"La luce" rispose il serpente.
"Che cosa è più vivificante della luce?" domandò il primo.
"Il dialogo" rispose il secondo."
Johann Wolfgang von Goethe, Favola
Comprensione dell'altro
Relazione
Crisi
La società contemporanea malata
Filosofia e medicina
Fluidità
Caratteristica del mondo contemporaneo
Filosofia pratica come...
sabato 8 febbraio 2014
Philosophy of Management and Philosophy of Organization
- Applicazione di teorie filosofiche sul management e sulle organizzazioni
- Elaborazione di teorie filosofiche sul management e sulle organizzazioni
- Metodo critico applicato alle teorie sul management e alle pratiche organizzative esistenti
- Dialogo socratico come metodo (Leonard Nelson)
- Tecniche di riflessione filosofica
- Filosofia come prospettiva interpretativa generale
- Dimensione etica
- Consulenza filosofica
Soluzione
Ludwig Wittegenstein "Tractatus logico.philosophicus"
Conoscere se stessi
identità personale, e fanno così la loro apparizione nel mondo umano, mentre le loro identità fisiche
appaiono senza alcuna attività da parte loro nella forma unica del corpo e nel suono della voce.
Questo rivelarsi del "chi" qualcuno è, in contrasto con il "che cosa" - le sue qualità e capacità, i suoi
talenti, i suoi difetti, che può esporre o tenere nascosti - è implicito in qualunque cosa egli dica o
faccia. Si può nascondere "chi si è" solo nel completo silenzio e nella perfetta passività, ma la
rivelazione dell'identità quasi mai è realizzata da un proposito intenzionale, come se si possedesse
questo "chi" e si potesse disporne allo stesso modo in cui si possiedono le sue qualità e si può
disporne. Al contrario è più probabile che il "chi", che appare in modo così chiaro e inconfondibile
agli occhi degli altri, rimanga nascosto alla persona stessa, come il daimon della religione greca che
accompagna ogni uomo per tutta la sua vita, sempre presente dietro le sue spalle e quindi solo
visibile a quelli con cui egli ha dei rapporti.» (Hanna Arendt, Vita activa, Bompiani, Milano, 1998, pg.131)
"Diventare ciò che si è" Nietzsche, Crepuscolo degli idoli
Realizzare la propria autenticità significa ascoltare, comprendere e avanzare verso ciò che c'è in noi di più nostro.
Pensare i concetti prima di fare oppure ripensare i concetti incardinati nel fare
Gerd Achenbach
venerdì 7 febbraio 2014
Differenza tra ciò che dipende da noi e ciò che non dipende da noi secondo Epitteto
Il circolo virtuoso o vizioso
Sempre per Epitteto i giudizi su ciò che è ed accade sono giudizi di valore a cui si associa una risposta emotiva. Se ho di un fatto una valutazione positiva, avrò un'emozione positiva e viceversa. Tale valutazione provocherà in noi un desiderio o un rifiuto, un'attrazione o una repulsione che mi porteranno ad avvicinarmi o allontanarmi.
Epitteto ed il giudizio
Come noi interpretiamo, valutiamo e attribuiamo significato a ciò che è ed accade, Epitteto lo chiamò giudizio o opinione.
Chiarimenti
La consulenza filosofica non chiarisce SOLO il nostro modo di pensare ma pone ordine nelle diverse dimensioni del nostro essere.
giovedì 6 febbraio 2014
Digerire princìpi
Epitteto, Manuale, 46
Il medico e il filosofo
E perché uno non dovrebbe pensare lo stesso di un filosofo, ritenere cioè che disperi di condurlo a saggezza se non gli dà nessun avvertimento utile?"
Epitteto, Frammenti, XIX
mercoledì 5 febbraio 2014
L'orologio
Guardando oltre
Lacerazione
Rispetto
Karl Popper e la filosofia pratica
Karl Popper
Metodi
Massima socratica
La domanda filosofica contemporanea
Per comprendere ed essere compresi
martedì 4 febbraio 2014
Stile fenomenologico di pensiero secondo Maurice Merleau Ponty
Weltanschauung o visione del mondo
Possibili definizioni
La vertigine della lista: la consulenza filosofica aiuta a...i 15 campi d'applicazione
- - riconoscere ipotesi
- -identificare e chiarire assunzioni nascoste ed emozioni
- -a dare significato e valore della vita
- -valutare problemi etici
- -fare la cosa giusta (esame della situazione)
- -trovare le decisioni migliori per noi
- -aiutare a rispondere alla domande "come vivere al meglio la mia vita?"
- -chiarire ruoli e responsabilità
- -sviluppare strumenti intellettuali per esaminare i problemi da prospettive diverse
- -riconoscere le varie opzioni di una situazione
- -prevedere le conseguenze delle proprie azioni
- -sviluppare l'analisi riflessiva delle situazioni
- -esaminare l'influenza di sistemi come mass media, tecnologie, richieste della società
- -costruire narrazioni della vita
- -valutare in modo critico la relazione tra convenzioni del consultante e la sua vita
-
"The New Imagine of the Person: the Theory and Practice of Clinical Philosophy" 1978
Peter Koestenbaum
Filosofia e psicoterapia
lunedì 3 febbraio 2014
Competenza filosofica e vita reale
Ludwig Wittgenstein
Le "Lettere a Lucilio" di Seneca
domenica 2 febbraio 2014
La filosofia pratica delle scuole ellenistiche
E Socrate fu il primo...
La consulenza filosofica
Il consulente deve essere in grado d'intercettare i bisogni espressi o ancora da scoprire (latenti) del consultante in qualsiasi forma si manifestino. Questo potrebbe voler dire mettere in discussione i presupposti di certi bisogni (che potrebbe essere indotti). Lo scopo della ricerca filosofica (pratica) sarà una comprensione dei problemi più profonda, accurata e coerente.
L'indagine filosofica come consulenza
sabato 1 febbraio 2014
La filosofia accademica e la filosofia pratica
Le persone sono singoli concreti, con problemi e preoccupazioni personali concrete che sono frutto di esperienze significative di vita individuale. Ci riferiamo all'agire filosofico per non specialisti, non accademico, che mette a fuoco l'individuale, il concreto, il particolare a scapito dell'universale, generale e astratto.
Precisazione teoriche inevitabili
Le psicoterapie pragmatiche come il counseling di Rogers, la logoterapie di frankliana, la terapia emotivo-relazionale nascono in ambito filosofico. La differenza consiste che lo psicoterapeuta è costantemente rivolto alla "guarigione" mentre il consulente filosofico è caratterizzato dall'intenzionalità non terapeutica del suo lavoro. L'intenzionalità terapeutica e la conseguente patologizzazione del cliente portano a trasformare qualsiasi esperienza dialogica in terapia.
Secondo presupposto
Presupposti della consulenza filosofica
La consulenza filosofica non è una terapia, ma una professione di "cura" nel senso di "prendersi cura di", essere sollecito "verso", "preoccuparsi di". Attenzione verso l'altro, essere premuroso, darsi "pensiero".
Può configurarsi anche come relazione d'aiuto o supporto in momenti critici o conflittuali (ma non patologici) della vita.