mercoledì 30 luglio 2014
Opinione
John Stuart Mill
Straniero
Nietzsche, Aurora, 1881
Sul corpo: riflettendo con Paul Valery
Il corpo è oggetto di cure e premure ossessive, la salute è il dominio meticoloso sul corpo. Per Paul Valery esistono tre idee sul corpo a cui si può aggiungere una quarta non ben precisata.
martedì 29 luglio 2014
"Soggettività della specie" e "Soggettività dell'individuo" in Schopenhauer
lunedì 28 luglio 2014
Estensione
Concezione lineare del tempo e visione tridimensionale del tempo: metafora geometrica (debitrice di E. Abbott "Flatlandia")
La linea è un'estensione del punto.
La superficie è un'estensione della linea.
Il solido è un'estensione della superficie.
Il solido che estensione ha?
domenica 27 luglio 2014
Archetipo secondo Jung
La nozione di Archetipo è complessa ed affascinante e di non facile comprensione diretta. Letteralmente significa "modello originale" (concetto di ascendenza platonica). Per Jung l'archetipo è pensato come struttura psichica originaria di quella parte d'inconscio denominato "collettivo" cioè non appartenente ai singoli. È forma vuota che si riempie di contenuti specifici solo quando affiora alla coscienza dei singoli individui.
In varie occasioni Jung definisce l'archetipo come forma senza contenuti originata dalla ripetizione d'esperienze psichiche e, più che innata, si sviluppa come ereditaria. L'origine dell'archetipo risulta un'irrisolvibile problema metafisico ma non presenta caratteri extra umani ma dell'umanità in genere. Nel tempo l'archetipo è diventato equivalente al simbolo, legato ad un passato oscuro (buio) che riemerge nei sogni e da interpretare come futuro psichico. Storicamente si manifesta nelle favole e nei miti.
sabato 26 luglio 2014
Buio-luce
Relativismo e Nichilismo
Nietzsche, Frammenti, VIII, II, 266
giovedì 24 luglio 2014
Naso
G.Groddeck
Riflettendo con Bettelheim: sulla terminologia freudiana
In tedesco la seconda topica Ich-ES-UberIch (Io, Inconscio, SuperIo) è diventata in inglese Ego, Id, SuperEgo. Freud scelse queste parole perchè parole della vita quotidiana (Ich una delle prime parole di un bambino). Quando si parla di Io non si parla di qualcosa d'astratto o astruso ma di noi. Es in tedesco è un pronome neutro con cui sono chiamati i bambini in tedesco.
Tutto ciò era difficile da riproporre in inglese (possibile alternativa I, IT, UpperI). I francesi l'hanno risolta con Moi-ça- SurMoi.
On bullshit
Harry G. Frankfurt "On bullshit"
mercoledì 23 luglio 2014
Desiderio mimetico
Padri e figlie
Gustavo Pietropolli Charmet
Il Perturbante
Riflettendo con Derrick de Kerckhove
venerdì 18 luglio 2014
Derrida e animot (animal+mot)
Segreti
Claudio Magris "Segreti e no"
giovedì 17 luglio 2014
Libertà
"Non libero DA che cosa, ma libero PER che cosa ?"
Nietzsche, "Also sprach Zarathustra"
Assaporare
Dipendenza
Friederich Nietzsche
lunedì 14 luglio 2014
Vedere e pensare
"Ciò che vediamo è ciò che pensiamo...poichè ciò che pensiamo non è mai ciò che vediamo."
Wallace Stevens, poeta americano (Reading, 2 ottobre 1879 – Hartford, 2 agosto 1955)