mercoledì 23 luglio 2014
Riflettendo con Derrick de Kerckhove
Derrick de Kerckhove ha elaborato il concetto d'inconscio digitale che corrisponde alla quantità di dati che, su ciascuno di noi, appaiono on line e contribuiscono a creare un'identità di cui nessuno può esserne completamente consapevole.In altre parole, un io digitale, tracciabile da chiunque lo voglia, ma che sfugge alla nostra coscienza come quello freudiano. L'esistenza di questo inconscio digitale incide sulla nostra reputazione quindi sulla vita relazionale, professionale, emotiva e sentimentale. La nostra identità in questo diventa diffusa cioè fluida, mobile, parcellizzata, sparpagliata e anche contraddittoria. Trasparenza totale. Nasce però il problema della capacità di gestione di tale identità.
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